giovedì 8 ottobre 2009

Ka-zan

Una delle cose che più mi piacciono di Disorientale è il modo in cui Zenghi racconta gli aspetti sociali e culturali del Giappone. C'è un pezzo sulla lingua che voglio riportare qui.

La lingua giapponese è per me un altro dei piaceri della vita. (…) Il giapponese scritto è la lingua più complessa del mondo. Provo a spiegare. Esistono circa duemila kanji di uso comune, alcuni molto simili, ma uno diverso dall’altro. Alcuni si scrivono con uno o due tratti, altri con oltre venti. Un tratto sbagliato, il significato cambia, e il professore quando lo vede sorride e scarabocchia qualcosa che dovrebbe essere una correzione, di cui però non si capisce mai nulla. A complicare il tutto c’è il fatto che il modo di leggere i caratteri non è regolare, ma è dettato dalle varie combinazioni di kanji. Esempio: il kanji per "fuoco", se è da solo e vuol dire appunto fuoco, si legge "hi". Quello per "montagna" si legge "yama". Questi due kanji, se scritti uno dopo l’altro (non esistono spaziature in giapponese), hanno il logico significato di: fuoco + montagna = vulcano. Il problema è che non si leggono "yama-hi", ma "ka-zan".

Stupefacente. Studiare il giapponese dev'essere una delle cose più difficili del mondo. Bisogna anche dire che io non sono molto portato… Volevo rispondere a Marco che ha lasciato un commento (il primo!) al mio secondo post: grazie Marco, avevo controllato anch'io che Ichijoji fosse un posto realmente esistente, è una cosa che voglio fare man mano che incontro descrizioni di luoghi nel romanzo. Ecco, per esempio Google non dà risultati per "Cultural Connection", la scuola di Osaka dove Zenghi dice di insegnare italiano. Un nome inventato? O forse una scuola che c'era, ma che ora non esiste più? A proposito di Ichijoji, ho trovato un bel poster di un vecchio film giapponese anni 50: "Duello al tempio di Ichijoji", che potete vedere qui sotto.


Nessun commento:

Posta un commento